Movimento

08.11.2011 16:11

Movimento

L'effettuazione di movimenti sul campo di battaglia espone il combattente alla vista ed al fuoco nemico. Nel muoversi per portarsi a contatto con l'avversario occorre:
-occupare posizioni idonee all'impiego della propria arma;
-sottrarsi agli effetti del fuoco nemico;
Prima di iniziare il movimento occorre osservare e riflettere per individuare:

  • DOVE andare
  • QUALE percorso utilizzare
  • QUANDO muoversi
  • COME muoversi

Per il QUANDO muoversi occorre tener presente che il movimento può iniziare:

  • ad un segnale convenuto;
  • su ordine del capo pattuglia;
  • su decisione individuale.

In quest'ultimo caso il momento più opportuno coincide con una (o più di una) delle seguenti situazioni:

  • temporanea assenza di fuoco nemico;
  • efficace fuoco d'appoggio o d'accompagnamento delle armi amiche;
  • presenza di un'azione d'accecamento sulle posizioni nemiche.

La tecnica del movimento (COME muoversi) differisce in relazione alle condizioni di luce, di visibilità e di copertura (vegetazione).
Di giorno, i modi di spostarsi sono i seguenti:

  • a passo spedito, ovvero a sbalzi eseguiti di corsa;
  • mantenendosi con tutto il corpo aderenti al terreno (strisciamento);
  • rotolando.

Nel muoversi a PASSO SPEDITO occorre sempre osservare il terreno circostante ed essere pronti, all'occorrenza, ad occupare una posizione defilata al tiro nemico.
Il movimento a sbalzi (eseguiti di corsa) viene svolto quando si è sotto il fuoco mirato dell'avversario, ovvero è possibile utilizzare la diretta copertura offerta dal fuoco di  un' arma amica.
Lo sbalzo va:

  • effettuato in concomitanza al fuoco di copertura;
  • senza interporsi sul piano di tiro dell'arma che assicura la copertura.


Nello STRISCIAMENTO ci si sposta mantenendosi il più possibile vicini al terreno, in luoghi con copertura alta dai 40 ai 60 cm.   Tale spostamento è possibile con la tecnica del PASSO DEL LEOPARDO.


PASSO DEL LEOPARDO
Si esegue:
- mettendosi a terra con le braccia distese in avanti, aderendo bene al terreno con il mento, il petto, l'addome e la parte interna dei talloni;
- piegando la gamba ed il braccio della stessa parte del corpo, rovesciando il piede della gamba rimasta distesa e portando il tallone verso l'esterno.
Il movimento in avanti è dato da:
- una spinta della gamba piegata, a mano a mano che essa si distende puntellandosi al terreno con la parte interna del ginocchio e del piede;
- una trazione del braccio rimasto disteso a mano a mano che si flette, puntellandosi al terreno con l'avambraccio.
Durante la spinta in avanti, l'altra gamba non deve compiere alcuno sforzo; il braccio piegato deve gradualmente distendersi in avanti.


Il ROTOLAMENTO
Si esegue:
quando è necessario effettuare uno spostamento laterale al fine di migliorare, a breve distanza, la copertura offerta dal terreno.
di notte, ovvero in condizioni di scarsa visibilità, le possibilità di osservazione a vista sono limitate mentre i rumori, anche se di lieve entità, sono percettibili a distanze notevoli.
Il movimento, pertanto, deve essere eseguito sfruttando l'oscurità più che la copertura, evitando al contempo di provocare rumori.
In particolare, per evitare rumori occorre:

  • tastare prima il terreno nel poggiare gli arti a terra
  • nell'avanzare, esplorare con una mano lo spazio antistante per rilevarvi la presenza di rami o di fili collegati ad allarmi.